Da millenni l’uomo usa le piante (fiori, foglie, gemme e radici) per curare malattie, beneficiare delle loro proprietà cosmetiche e, naturalmente, per l’alimentazione, sfruttando i principi attivi in esse contenute.
Molte tecniche di estrazione di principi attivi e sostanze funzionali di derivazione vegetale, puoi applicarle a casa. Gli estratti potrai utilizzarli nelle tue ricette cosmetiche .
La prima cosa da conoscere sulla sostanza che ti interessa estrarre è la solubilità in modo da poter scegliere il solvente adeguato.
I principi attivi e le sostanze funzionali
Da wikipedia la definizione di principio attivo:
“Il termine principio attivo indica una sostanza che possiede una certa attività biologica, includendo tutte le sostanze dotate di effetto terapeutico (farmaci), benefico (vitamine, probiotici) o tossico (veleni).
I principi attivi possono essere sintetici – è il caso della maggior parte dei farmaci -, semisintetici, come per esempio l’aspirina (acido acetilsalicilico), o naturali, per esempio alcaloidi ed estratti da piante usate nella medicina tradizionale o in fitoterapia. […] I principi attivi delle piante possono essere estratte dal fitocomplesso attraverso particolari e numerose tecniche estrattive o assunti con la droga.”
Con sostanza funzionale, invece, si indica un ingrediente che svolge una funzione specifica nel prodotto in cui è inserito: la gomma xantana, per esempio, serve per aumentare la viscosità della fase acquosa di una preparazione, e/o conferisce una specifica funzionalità al prodotto: detergente, antirughe, nutriente, ecc.
Alcuni ingredienti sono sia principi attivi che funzionali: la glicerina è umettante per la crema, idratante sulla pelle.
Qui parleremo dei principi attivi e funzionali di derivazione vegetale.
Le tecniche di estrazione dei principi attivi e delle sostanze funzionali
Su questo blog ho parlato spesso delle varie tecniche di estrazione di principi attivi e sostanze funzionali dalle piante (tecnicamente chiamate droghe):
- Come utilizzare i principi attivi vegetali nell’autoproduzione cosmetica
- Lo zen dell’oleolito
- Estratti idroalcolici: tinture
con varie ricette specifiche e suggerimenti d’uso.
Macerati oleosi, alcolici e glicerici sono tutti metodi di estrazione; la differenza sta nel solvente utilizzato: olio, alcol, glicerina.
La scelta del solvente dipende dal principio attivo o funzionale che intendiamo estrarre. Una stessa pianta conterrà, generalmente, diversi attivi: in un oleolito saranno disponibili quelli liposolubili, in una tintura quelli solubili in alcol e in un estratto realizzato con la glicerina tutti quelli solubili in acqua e glicerina.
La solubilità di principi attivi e sostanze funzionali
Per scegliere quale tipo di estratto realizzare
- verifica i principi attivi e funzionali della droga,
- scegli quelli di tuo interesse,
- scegli, di conseguenza, il solvente più adatto aiutandoti con la lista qui sotto.
Alcaloidi
Solubilità: molto solubili in alcol (con percentuali medie 45%-60%) e poco in acqua (solitamente). Acidificare il solvente aiuta l’estrazione degli alcaloidi.
Esempi:
- Leonorus cardiaca (CARDIACA),
- Capsicum minimum (CAPSICO – Peperoncino, Pepe di Cajenna, Pepe di Guinea, Paprika, Tabasco, Chili)
- Berberis vulgaris (CRESPINO – Spina Cristi, Bacca Itter, Ambarbaris, Uva-spina)
Oli essenziali
Solubilità: molto solubili in alcol e nei grassi, poco in acqua e glicerina.
Si estraggono meglio con percentuali medio-alte di alcol (50%-70%).
Esempi:
- Pimpinella anisum (anice verde)
- Thymus vulgaris (timo)
- Eucalyptus globuluis
- Mentha x piperita
- Salvia officinalis
Glicosidi
Solubilità: solubili sia in alcol che in acqua.
Esempi:
- Gentiana lutea (genziana)
- Glycyrrhiza glabra (liquirizia)
- Silybum marianum (cardo mariano)
- Crataegus spp (biancospino)
Mucillagini e amidi
Solubilità: solubili solo in acqua o in tinturazioni a contenuto minimo di alcol (25%).
Esempi:
- Malva
- Althaea officinalis (altea)
- Gomma guar
- Semi di lino
Resine
Solubilità: solubili in alcol e olio caldo ma non in acqua.
Si estraggono meglio con alte percentuali di alcol (85%-95%).
Esempi:
- Calendula
- Rosmarinus officinalis
- Pinus
- Populus (pioppo)
Saponine
Solubilità: solubili in acqua.
Esempi:
- Viola
- Saponaria
- Glycyrrhiza glabra (liquirizia)
- Bellis perennis (margheritina)
- Primula
La maggiorparte delle saponine si estraggono meglio con percentuali medie di alcol (45%-60%).
Tannini (flavonoidi / antocianine)
Solubilità: solubili in acqua e glicerina o in tinturazioni a contenuto minimo di alcol (25%).
Esempi:
- Crataegus (biancospino)
- Camellia sinensis
- Bellis perennis (margheritina)
Alcuni flavonoidi si estraggono meglio con percentuali medie di alcol (45%-60%).
Note sull’estrazione in alcol e glicerina
Nel caso di estrazione in alcol di piante ricche in tannini e oli essenziali (o alcaloidi) ci sarà bisogno di utilizzare una percentuale (5-10%) di glicerina per impedire a tannini, oli essenziali o alcaloidi di precipitare.
Esempi:
- Cinnamomum spp. 1:5 (60% alcol, 5% glicerina)
- Geranium viscosissimum 1:5 (50% alcol, 10% glicerina)
- Prunus virginiana 1:5 (60% alcol, 10% glicerina)
Spero che questo post riassuntivo sulla solubilità di principi attivi e sostanze funzionali ti sia utile.
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